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Le basi per progettare il nostro spazio verde

Le basi per progettare il nostro spazio verde Great Dixter

Le basi per progettare il nostro spazio verde

Vediamo alcuni aspetti di cui bisogna tenere conto quando vogliamo pensare alla realizzazione di un giardino o un balcone

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el corso dei secoli, lo spazio esterno all’edificio pubblico-religioso ha sempre avuto un significato ben preciso e, oggi, ogni singolo spazio verde non è mai stato così importante nella nostra vita. È per questo che ho voluto aprire questo blog. Solo negli ultimi anni ho visto un cambio di mentalità e un approccio più sostenibile delle nostre vite e della natura in generale.

Forse c’è più consapevolezza. Stiamo molto attenti a come ci vestiamo, come arrediamo casa, perché non dovrebbe essere lo stesso per il nostro spazio esterno? Si vedono ancora troppo spesso giardini trascurati e senza anima. Giardini martoriati da potature insensate e giardini mal pensati, magari con piante disposte a pois per tutto il giardino. Mi chiedo come siamo arrivati a questo, vista la nostra lunga tradizione nella realizzazione dei giardini.

Un po’ di storia

Quando ero adolescente la storia non mi piaceva molto, ero affascinato dalla storia antica con le sue costruzioni e le prime forme di politica, un po’ meno dalla storia moderna. Una delle prime cose che mi affascinarono erano i giardini pensili di Babilonia, rimasi ammaliato dalle bellissime ricostruzioni che vedevo nei libri di scuola, e pensavo “Ci riuscivano loro nel 590 a.C. a creare splendide terrazze verdi con le loro tecnologie e noi no?”. Certo i giardini dell’epoca avevano un carattere pressoché religioso e la gente comune non possedeva praticamente nulla, ma vedevo in quei disegni di ville romane, spazi recintati da mura con una vegetazione lussureggiante e terrazze verdi babilonesi, qualcosa che si poteva applicare ai nostri giardini di casa, cortili e terrazzi, vedevo una somiglianza degli spazi e strutture, ma senza il verde.

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Oltre agli esempi delle domus romane, in Italia, abbiamo i magnifici giardini all’italiana famosi in tutto il mondo. È uno stile che si era sviluppato molto nel tardo rinascimento, caratterizzato da una suddivisione geometrica degli spazi con siepi e filari alberati. Per quanto si possa erroneamente pensare, erano ricchi di colori e fiori. Vi erano gelsomini, crochi, gigli e i cardinali spendevano intere fortune per accaparrarsi i bulbi più rari e alla moda. Che fine fecero queste piante? Con il passare degli anni le ville furono abbandonate e rimase traccia solo dei sentieri e delle siepi potate, quindi si pensò che i giardini rinascimentali non fossero fioriti. La cosa mi fa un po’ sorridere, se uno ci pensa, perché mai le persone dell’epoca non dovevano amare i fiori quanto noi?

Dove si colloca il nostro giardino?

Vi è mai capitato di rimanere nel vostro giardino a pensare e a osservare cosa c’è intorno? Magari avrete pensato “E se mettessi qui un arbusto o un albero?” oppure “devo spostare questa pianta là, ma qua cosa posso mettere?”. Creare un giardino può essere impegnativo, ma anche molto gratificante. Possiamo prendere spunto dal passato e creare qualcosa di nuovo. Prima di pensare alle piante e allo stile che vogliamo dare al nostro spazio verde, dovremmo domandarci: dove si trova il mio giardino? Il luogo in cui risiede il nostro spazio verde è uno dei fattori determinati dello stile che vogliamo dargli. Viviamo in città o in campagna? Al mare o in montagna? Per realizzare il nostro giardino dovremmo conoscere e, anche, sapere apprezzare cosa c’è intorno a esso, per capire cosa è possibile fare o non fare. Creare un giardino di successo e duraturo nel tempo è una sfida e dovremmo conoscere clima, suolo e ciò che ci circonda per capire cosa potrà crescere bene.

L’importanza del clima e del suolo

Ogni regione e zona del pianeta ha un range di piante che caratterizza il luogo e dove esse crescono rigogliose. Banalmente parlando delle zone in cui lavoro, il clima sul lago Maggiore è diverso da quello della città di Milano, che a sua volta è diverso da quello di Cremona (in piena Pianura Padana). In meno di cento chilometri le condizioni climatiche cambiano sensibilmente. Certo il cambiamento climatico non aiuta e potremmo trovarci tra trent’anni con piante a cui non siamo abituati a utilizzare e provenienti da zone lontane. Questo è un aspetto importante anche se futuristico, ma scegliere piante resistenti alla siccità e rustiche potrebbe essere un’arma vincente per il lungo periodo.

Il suolo e le piante che vi crescono riflettono la geologia sotto la superficie. Alcune piante crescono solo con determinate condizioni e tipi di suolo. I tipi di terreno vengono classificati in base alla composizione e al pH. Esistono piante che indicano il tipo di suolo in cui ci troviamo, ad esempio l’acetosa e il Plantago crescono in terreni compatti e asfittici, come strade sterrate e sentieri. Quindi osservate bene il vostro terreno e ricordate che lavorarlo, cambiando la tessitura e il pH del terreno, certo si può fare, ma con un grande dispendio di energie e soldi.

Conoscere, capire e accettare che possiamo usare solo una parte delle piante a nostra disposizione, sarà il successo di un giardino in salute e duraturo nel tempo.

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Cosa vuoi ottenere dal tuo spazio verde?

Il nodo fondamentale è la funzione che vuoi dare al tuo spazio esterno. Una volta il giardino veniva utilizzato per produrre frutta e verdura, una fonte di sostentamento per l’intera famiglia. Oggi i giardini hanno più di una funzione, così da poterne godere il più possibile. Forse le prossime quattro domande potranno farti capire meglio cosa vuoi davvero.

1. Cosa vuoi fare nel tuo giardino o terrazzo?

  • Mettere le mani nella terra, seminare e piantare, avere una ricca collezione di piante o un giardino produttivo. Vi coinvolgerà molto un giardino del genere, ma darà molte soddisfazioni.
  • Ospitare e intrattenere. Può essere uno spazio per far giocare i bambini all’esterno dell’abitazione, una sorta di estensione della casa, una stanza all’aperto. Oppure un luogo per accogliere persone e tenere feste.
  • Un quadro da ammirare dall’interno della casa. Sono spazi di semplice manutenzione per persone che hanno poco tempo, ma che non rinunciano a un bel spazio esterno. Mi vengono in mente giardini concettuali e giardini zen dove la presenza vegetale è molto ridotta.
  • Riposarti e  sentirti rilassato. È un ottimo antistress poter leggere un bel libro all’aria aperta, ammirare da sdraiati le piante e sentir cantare gli uccelli. Personalmente, riesco a staccare la spina con un bel libro e osservare i pesci nuotare nel laghetto.

2. Come vuoi sentirti?

  • Stimolato e ricco di emozioni. Può essere un giardino moderno, con opere d’arte, forti contrasti e strutture dai colori caldi.
  • Rinvigorito e ricaricarti da una giornata pesante. L’acqua, una vegetazione leggera (che magari ondeggia al soffiar del vento) oppure slanciata e toni delicati possono creare una sensazione di rinvigorimento ed energia.
  • Pace e sensazione di benessere. Piante aromatiche, forme morbide, acqua, luci e profumi delicati contribuiranno a farti rilassare e a tenere lontani i pensieri di ogni giorno.

3. Quale aspetto vuoi che abbia il tuo giardino?

  • Ricco di fioriture
  • Esotico, con piante dalle foglie grandi
  • Spazio meditativo e un ambiente tranquillo
  • Elegante, con pochi elementi dai toni neutri e un oggetto d’arte

4. Quanto tempo vuoi dedicare?

Pensare in anticipo quanto tempo vuoi dedicare alla manutenzione del giardino ti permetterà di non trovarti in una giungla. Vasi, prati all’inglese, orto e bordure annuali hanno bisogno di molta manutenzione. Erbacee perenni, arbusti e rampicanti di solito hanno bisogno di poche potature stagionali. Infine, alberi e arbusti sempreverdi hanno bisogno di pochi interventi all’anno.

Non importa quanto sia grande o piccolo, il tuo spazio verde dovrebbe riflettere lo stile di vita di chi lo possiede e lo vive, un giardino non utilizzato non è un giardino ben riuscito.

Lo stile del tuo giardino

Nel garden design ci sono le mode passeggere, mentre altre sono correnti importanti con una filosofia e un pensiero unico. In base allo stile che si vuole adottare, organizzeremo materiali, piante, colori, decorazioni e tutto quello che serve per trasmettere al meglio quello che vogliamo esprimere. Viaggiare e visitare giardini e parchi serve per allargare la mente e possono essere un’ottima fonte di ispirazione.

Giardini formali, mediterranei, cottage garden, produttivi, urbani, giapponesi, moderni e concettuali sono solo di alcuni tipi di giardini a cui potremmo avvicinarci.

I giardini formali sono caratterizzati da forme geometriche e molto precise. Come riferimento culturale si rifanno all’antica Grecia e Roma. Un asse costituisce la base del progetto che porta lo sguardo a un elemento importante, come una scultura.

I giardini mediterranei sono costituiti da zone ombrose per soggiornare, fondo di ghiaia, fogliame argenteo, la presenza dell’acqua e l’uso della terracotta. La popolarità di questa tipologia deriva dal sapore di vacanza che si prova a godere in questo giardino. Si può creare un giardino dal ricordo vacanziero anche in zone diverse dal Mediterraneo, però dovremmo prestare attenzione a quali piante utilizzeremo e se sopportano eventuali gelate.

Glossario

La definizione

Giardino è un luogo antropico, dove l’uomo plasma la natura e rende lo spazio più adatto alle sue esigenze.

I cottage garden sono molto amati per le esuberanti fioriture, senso di intimità e per l’apparente percezione di disordine. Per quanto si possa pensare, la base di questa tipologia di giardino è semplice e geometrica, spesso con aiuole incorniciate da basse siepi. L’arredamento rustico, rose rampicanti, erbe e verdure sono elementi caratteristici.

I giardini produttivi hanno radici profonde in Italia, molti monasteri, infatti, avevano un’area dedicata all’orto. Gli elementi che contraddistinguono questo giardino sono gli ampi sentieri per passare agevolmente con la carriola, possono avere aiuole rialzate, coltivazioni disposte in filari, supporti e decorazioni volte alla coltivazione.

I giardini urbani sono oramai diventati comuni, non tutti possiedono un giardino, ma molti hanno un terrazzo. Se ben pensati, possono diventare dei piccoli gioielli. Spesso sono destinati al relax, alla fuga dallo stress cittadino. Non è semplice schematizzare questo tipo perché molto dipende dalla funzione e stile che si vuole dare. Possono avere un carattere moderno con contenitori appariscenti, elementi di design, vegetazione architettonica e materiali moderni. Nel mio balcone, invece, ho voluto portare la “campagna” dentro a questo spazio, utilizzando il legno e la terracotta per le fioriere e i vasi, corten e acciaio zincato per il decor. Quello che accomuna questi due stili sono sicuramente lo spazio ridotto, l’utilizzo di illuminazione e un punto focale.

Progettare lo spazio

Dopo che avremmo deciso tutto quello che abbiamo visto prima e avuto le informazioni necessarie sul nostro spazio, ora penseremo a come gestire il terreno.

Penseremo alle zone d’uso e alla loro collocazione: la zona di rappresentanza è quella dell’entrata con piante belle tutto l’anno e mai spoglia; metteremo la zona pranzo vicino alla casa, magari direttamente vicino alla portafinestra della cucina; l’area living con divani vicino alla zona pranzo; la zona relax è un’area separata da tutto il resto, dove ci si può rilassare e staccare la spina; una zona filtro che impedisce la vista di un posto poco gradevole, ad esempio, dell’area funzionale dove metteremo i cassoni dell’immondizia o il capanno degli attrezzi.

Bisogna creare equilibrio e armonia dell’insieme, utilizzando bene i pieni e i vuoti, dando anche la giusta verticalità alla composizione. Pensare se vogliamo un giardino su più livelli, magari un giardino di piccole dimensioni risulterà più dinamico se avrà una zona rialzata. Quello che consiglio sempre è di mettere sempre tutto su carta, idee e soprattutto il disegno del nostro spazio verde. Se amiamo uno schema formale o simmetrico (non è per forza detto che si debbano usare siepi potate, anzi, una piantumazione informale renderà lo spazio più contemporaneo) divideremo la nostra planimetria con una griglia in quadrati di 1×1 metro. È forse il disegno più semplice da realizzare e con buoni risultati perché ci fa capire meglio le proporzioni. Lo schema informale non ha linee precise e le linee saranno fluide, viene utilizzato in zone di campagna per dare naturalità al progetto. Esiste poi un mix dei due precedenti schemi: nella zona vicino alla casa lo schema sarà geometrico e man mano che ci si allontana dall’abitazione diventerà informale, fondendosi con il paesaggio circostante oppure per dare una sensazione di naturalezza. È lo stile che più utilizzo in giardini di medie dimensioni dove l’area è circondata da case.

Punti focali, viste e collegamenti

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Le viste e i punti focali in giardino sono molto importanti per direzionare lo sguardo e un fulcro visivo serve per far riposare gli occhi dalla miriade di piante che possiamo avere. Le vedute portano gli occhi dove vogliamo noi, possono essere utilizzate per distogliere l’attenzione da un elemento di disturbo poco piacevole oppure rivelano cosa si trova nel giardino o al suo esterno.

Se abiti in campagna e il paesaggio circostante è naturale, consiglio di non chiudersi dentro a una siepe, ma lasciare che si veda il panorama e magari utilizzare specie vegetali di quel luogo, il tuo giardino sembrerà molto più grande, fondendosi con la natura vicina. Dovremmo pensare a cosa vedremo dalle finestre di casa, creando una visuale accattivante. Proprio come in una casa, le diverse aree del giardino devono essere collegate tra loro e alla casa. Per giardini di dimensioni comuni consiglio di utilizzare un solo tipo di materiale per le aree pavimentate, darà un senso di omogeneità.

Luci, acqua e arredi

L’illuminazione è fondamentale per godere dello spazio verde in maniera completa. Ci permetterà di mangiare all’esterno durante la sera o avere del tempo per rilassarci dopo una giornata impegnativa. Le luci, inoltre, possono essere utilizzate anche per creare giochi visivi oppure mettere in risalto un tronco particolarmente scultoreo, come quello dell’olivo o della Lagerstroemia. Anche se non si ha del tempo per uscire all’esterno, sarà piacevole vedere dalla finestra di casa un punto luce che, dal basso verso l’alto, faccia risaltare un particolare del giardino.

Amo molto l’acqua, secondo me, senza questo elemento il nostro spazio verde sembra mancare di qualcosa. L’acqua ferma di una vasca o un laghetto infonderà tranquillità, gli zampilli creeranno un effetto dinamico anche negli spazi più piccoli.

Arredi e decorazioni devono essere utilizzati nella maniera migliore possibile, dovranno rispecchiare lo stile del giardino e della casa. Gli elementi ornamentali servono per catturare l’attenzione e dare una sensazione di scoperta.

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E ora siamo arrivati alla conclusione. Per ogni argomento che ho brevemente descritto esistono libri interi che snocciolano ogni dettaglio. Con questo post spero di averti fatto capire che progettare anche lo spazio piccolo può essere un processo lungo, dove bisogna studiare molti aspetti. Spero anche di averti fatto incuriosire e potrebbe sorgere spontanea una domanda: ma le piante?

Il sette novembre uscirà il post su come arredare il nostro spazio verde con le piante. Nel frattempo fammi sapere nei commenti come hai trovato questo post e se ti interessa approfondire un argomento in particolare. Il blog è nato per te, quindi chiedi pure, io farò il possibile per accontentare tutti!

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