12 piante spontanee da inserire in giardino

[mk_page_section full_width=”true” sidebar=”sidebar-1″][vc_column width=”2/3″][vc_single_image image=”10783″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][mk_fancy_title tag_name=”h1″ size=”” force_font_size=”true” font_family=”none” el_class=”h1″]12 piante spontanee da inserire in giardino[/mk_fancy_title][vc_column_text el_class=”sommario” css=”.vc_custom_1631095291819{margin-bottom: 0px !important;}”]Tante persone le chiamano “erbacce”, senza sapere che coprono un ruolo fondamentale perché molte di esse attirano gli insetti impollinatori, fondamentali per la nostra sopravvivenza. Diverse le possiamo accogliere nei nostri spazi verdi senza la paura di venirne invasi[/vc_column_text][/vc_column][/mk_page_section][mk_page_section section_id=”blog” el_class=”sidebarblogvalutazione” sidebar=”sidebar-1″][vc_column width=”3/4″][mk_dropcaps style=”fancy-style” size=”50″ padding=”19″ background_color=”#38cb97″ text_color=”#ffffff” el_class=”dropcaps-articolo”]M[/mk_dropcaps][vc_column_text css=”.vc_custom_1631092419095{margin-bottom: 0px !important;}”]entre cammino in compagnia mi capita, forse un po’ troppo spesso, di distarmi e non prestare più attenzione con chi passeggio e mi soffermo a guardare una pianta che ha particolarmente attirato la mia attenzione. Dopo aver chiesto scusa al mio interlocutore, faccio notare alla persona quante piante crescano in pochi metri quadrati e, magari, quanti insetti impollinatori attira. Di solito mi viene detto “ma sai che non ci avevo mai fatto caso!”.

Questo succede perché la maggior parte delle persone sono affette del plant blindness o cecità delle piante, termine introdotto nel 1998 da Elisabeth Schussler e James Wandersee e fatto conoscere meglio in Italia dallo scienziato Stefano Mancuso. Questo sintomo porta a non notare le piante e il verde in generale, portando così a sottostimare l’importanza dell’ambiente nelle nostre vite.[/vc_column_text][vc_single_image image=”10784″ img_size=”full”][vc_column_text el_class=”dida” css=”.vc_custom_1631092469745{margin-bottom: 0px !important;}”]Un mattino di autunno tra fiori e la rugiada catturata dalle infiorescenze delle graminacee. I fiori di campo attraggono molti insetti benefici, come le coccinelle, divoratrici di afidi.[/vc_column_text][mk_fancy_title size=”” line_height=”” margin_top=”10″ margin_bottom=”0″ font_family=”none”]Come utilizzare le specie autoctone[/mk_fancy_title][vc_column_text css=”.vc_custom_1631191416737{margin-bottom: 0px !important;}”]È fatto noto che stiamo perdendo biodiversità sul nostro pianeta e cosa possiamo fare nel nostro piccolo perché ciò non accada? Sicuramente evitare prodotti chimici nella cura del verde e prediligere prodotti consentiti in agricoltura biologica, ma anche attirare gli impollinatori con le piante.

Non bisogna per forza cercare piante esotiche di Paesi lontani per fare questo, anzi, spesso sono sotto i nostri occhi. Sono proprio i fiori di campo a essere ricchi di nettare, attirando così api, farfalle e sirfidi. Ma come possiamo impiegare le piante spontanee nel nostro angolo verde? Innanzitutto, va fatta una premessa: come per ogni pianta, dobbiamo sceglierla in base al luogo in cui la inseriremo, cercando di capire esposizione, tipo di suolo e fabbisogno idrico.

Una volta capite le caratteristiche dell’area, possiamo comprare le giovani piante in vaso oppure acquistare la semenza. Possiamo creare delle macchie con una sola specie o creare dei mix tra specie autoctone e ornamentali.[/vc_column_text][vc_single_image image=”10785″ img_size=”full”][vc_column_text el_class=”dida” css=”.vc_custom_1631092564313{margin-bottom: 0px !important;}”]Nell’Upper Moat a Great Dixter crescono Leucanthemum, Ranunculus, Rumex, gladioli, diverse apiacee e molte altre piante[/vc_column_text][mk_fancy_title size=”” line_height=”” margin_top=”10″ margin_bottom=”0″ font_family=”none”]Quali piante spontanee usare?[/mk_fancy_title][vc_column_text css=”.vc_custom_1631092604111{margin-bottom: 0px !important;}”]Se le persone non notano gli alberi, ho pensato, figuriamoci i fiori spontanei. Quelle che spesso chiamiamo “erbacce”, in realtà, sono vere e proprie piante che hanno l’incredibile capacità di attrarre gli insetti impollinatori. Ora vediamo insieme alcune piante spontanee che possiamo accogliere nei nostri spazi verdi.[/vc_column_text][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/3″][vc_single_image image=”10786″ img_size=”full”][vc_column_text el_class=”dida” css=”.vc_custom_1631092616952{margin-bottom: 0px !important;}”]City Life a Milano, splendido esempio di combinazione tra Daucus carota e graminacee, come il Miscanthus e Panicum[/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2/3″][mk_fancy_title color=”#38cb97″ size=”” line_height=”” margin_top=”10″ margin_bottom=”0″ font_family=”none”]01. Daucus carota
[/mk_fancy_title][vc_column_text css=”.vc_custom_1631095543137{margin-bottom: 0px !important;}”]La carota selvatica è una pianta biennale dalla fioritura candida estiva. Se si ha l’accortezza di recidere il fiore che andrà a seme, può fiorire da giugno a ottobre. È stata selezionata una cultivar, chiamata ‘Dara’, a fiore scuro molto utilizzata nel nord Europa. La si può utilizzare con molte erbacee, anche in mix, e a graminacee in secondo piano. Molto interessante l’associazione con la Verbena bonariensis.[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/3″][vc_single_image image=”10787″ img_size=”full”][vc_column_text el_class=”dida” css=”.vc_custom_1631092719740{margin-bottom: 0px !important;}”]Una splendida associazione naturale tra malva e Silene vulgaris[/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2/3″][mk_fancy_title color=”#38cb97″ size=”” line_height=”” margin_top=”10″ margin_bottom=”0″ font_family=”none”]02. Malva sylvestris
[/mk_fancy_title][vc_column_text css=”.vc_custom_1631095582376{margin-bottom: 0px !important;}”]La malva selvatica forse è quella che più attira l’attenzione per la sua fioritura rosa violacea durante l’estate e fino a inizio autunno. Si trova in prati assolati e aridi e non supera il metro di altezza. È una perenne di cui si trovano in commercio diverse cultivar. La possiamo posizionare in primo piano insieme alla Silene, Nepeta, Aster, Chrysanthemum e Iris.[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/3″][vc_single_image image=”10788″ img_size=”full”][vc_column_text el_class=”dida” css=”.vc_custom_1631092786430{margin-bottom: 0px !important;}”]Cichorium intybus con Daucus carota[/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2/3″][mk_fancy_title color=”#38cb97″ size=”” line_height=”” margin_top=”10″ margin_bottom=”0″ font_family=”none”]03. Cichorium intybus
[/mk_fancy_title][vc_column_text css=”.vc_custom_1631095635986{margin-bottom: 0px !important;}”]Non è altro che la cicoria comune, che con i suoi fiori blu non ha nulla di banale. I capolini si aprono all’alba e si chiudono a mezzogiorno per tutta l’estate e fino a inizio autunno. È una perenne che si trova ai bordi di strade e sentieri, in terreni secchi e ricchi di sostanze nutritive. Da usare in zone secondarie del giardino, associandola a fiori spontanei come la malva o a fiori bianchi, come la carota selvatica, e gialli per creare contrasto, come Hypochaeris radicata e Galium verum.[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/3″][vc_single_image image=”10789″ img_size=”full”][vc_column_text el_class=”dida” css=”.vc_custom_1631092835593{margin-bottom: 0px !important;}”]Quando il tarassaco si “trasforma” in soffione. A volte è possibile vederlo con la brina durante l’inverno.[/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2/3″][mk_fancy_title color=”#38cb97″ size=”” line_height=”” margin_top=”10″ margin_bottom=”0″ font_family=”none”]04. Taraxacum officinale
[/mk_fancy_title][vc_column_text css=”.vc_custom_1631095679673{margin-bottom: 0px !important;}”]Lo conoscerai sicuramente, il comune tarassaco, o soffione, era usato in passato per creare insalate. Spesso tolto quando cresce nel prato, in primavera e in estate fiorisce di un giallo intenso. Simili a lui troviamo Hypochaeris radicata, Tragopogon pratensis e, sebbene con fiore differente, il ranuncolo dei prati. Se non desideri il classico prato all’inglese, ma preferisci un prato fiorito, sicuramente il tarassaco non può mancare.[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/3″][vc_single_image image=”10790″ img_size=”full”][vc_column_text el_class=”dida” css=”.vc_custom_1631092875354{margin-bottom: 0px !important;}”]Achillea roseoalba nel Parco di Monza[/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2/3″][mk_fancy_title color=”#38cb97″ size=”” line_height=”” margin_top=”10″ margin_bottom=”0″ font_family=”none”]05. Achillea roseoalba e A. millefolium[/mk_fancy_title][vc_column_text css=”.vc_custom_1631095739881{margin-bottom: 0px !important;}”]Chiamato comunemente millefoglio, è una perenne da sole a fioritura candida estiva e, nel nord Italia, in natura è presente anche a fiori rosa, A. roseoalba. È alta fino a 120 centimetri e con le sue ombrelle piatte crea un senso di orizzontalità in giardino. Durante l’inverno mantiene la rosetta basale con le sue foglie finemente seghettane. Si può associare a tantissime erbacee perenni, tra cui Salvia, Erigeron e Coreopsis, infatti, viene usata molto spesso dai paesaggisti nei loro progetti in cultivar diverse.[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/3″][vc_single_image image=”10791″ img_size=”full”][vc_column_text el_class=”dida” css=”.vc_custom_1631092977326{margin-bottom: 0px !important;}”]Piccoli ma pieni di fascino, i fiori labiati della Prunella vulgaris[/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2/3″][mk_fancy_title color=”#38cb97″ size=”” line_height=”” margin_top=”10″ margin_bottom=”0″ font_family=”none”]06. Prunella vulgaris
[/mk_fancy_title][vc_column_text css=”.vc_custom_1631095792668{margin-bottom: 0px !important;}”]La prunella o morella è una specie presente, in tutta l’Eurasia, in prati assolati, ma anche in mezz’ombra, in suoli freschi o umidi. In estate produce fiori color violetto e, come molte piante spontanee, attira diversi insetti impollinatori, come farfalle, api, bombi e altri sirfidi. Da usare come tappezzante in associazione con le violette o sparse in un prato di spontanee.[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/3″][vc_single_image image=”10792″ img_size=”full”][vc_column_text el_class=”dida” css=”.vc_custom_1631093016209{margin-bottom: 0px !important;}”]Angelica sylvestris sulle Alpi Orobie vicino alle cascate del Serio[/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2/3″][mk_fancy_title color=”#38cb97″ size=”” line_height=”” margin_top=”10″ margin_bottom=”0″ font_family=”none”]07. Angelica sylvestris
[/mk_fancy_title][vc_column_text css=”.vc_custom_1631095837568{margin-bottom: 0px !important;}”]L’angelica montana è una pianta facile da trovare nei boschi umidi e su terreni profondi e semiombrosi. È una pluriennale che può arrivare a un metro e mezzo di altezza e a fine estate fiorisce in ombrelle molto visibili color bianco roseo. Sono state selezionate da vivaisti cultivar dai toni violacei e sempre più spesso i garden designer del nord Europa utilizzano l’Angelica archangelica (rara allo stato selvatico) nella progettazione di giardini. Da usare singola in maniera ripetuta o in piccole macchie.[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/3″][vc_single_image image=”10793″ img_size=”full”][vc_column_text el_class=”dida” css=”.vc_custom_1631093085265{margin-bottom: 0px !important;}”]I colori incredibili che passano da un marrone caldo del secco, al verde e giallo dei semi che vanno a maturazione e i fiori bianchi del Chaerophyllum temulum[/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2/3″][mk_fancy_title color=”#38cb97″ size=”” line_height=”” margin_top=”10″ margin_bottom=”0″ font_family=”none”]08. Chaerophyllum temulum
[/mk_fancy_title][vc_column_text css=”.vc_custom_1631095890272{margin-bottom: 0px !important;}”]Chiamato anche cerfoglio inebriante, è una biennale tipica dei prati ricchi di sostanze nutritive e dei bordi dei boschi. Si riconosce dal fatto che se spezzata emana un odore sgradevole. Tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate porta una candida ombrella. È una pianta velenosa e come alternativa puoi optare per il Chaerophyllum aureum (cerfoglio bastardo) o l’Anthriscus sylvestris (cerfoglio selvatico) o Pimpinella major. Si associa benissimo con perenni messa a piccoli punti ripetuti nell’aiuola.[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/3″][vc_single_image image=”10794″ img_size=”full”][vc_column_text el_class=”dida” css=”.vc_custom_1631093148004{margin-bottom: 0px !important;}”]Alcune piante di Silene dioica viste durante una passeggiata in Val Seriana[/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2/3″][mk_fancy_title color=”#38cb97″ size=”” line_height=”” margin_top=”10″ margin_bottom=”0″ font_family=”none”]09. Silene dioica
[/mk_fancy_title][vc_column_text css=”.vc_custom_1631095928705{margin-bottom: 0px !important;}”]È una perenne leggermente velenosa che possiamo trovare nei prati umidi e ricchi di nutrienti. Fioritura rosa acceso in primavera ed estate. Alta fino a 90 centimetri, la si può accostare alla Lychnis flos-cuculi e Lythrum salicaria (entrambe sui toni dei fucsia) e con altre fioriture bianche e gialle. In alternativa, in prati sabbiosi, si può usare la Silene vulgaris (o erba del cucco) e, se si ha l’accortezza di recidere tutti gli steli alla fine della sua fioritura candida, rifiorirà abbondantemente.[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/3″][vc_single_image image=”10795″ img_size=”full”][vc_column_text el_class=”dida” css=”.vc_custom_1631093895675{margin-bottom: 0px !important;}”]Il fiore leggermente profumato della viola mammola[/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2/3″][mk_fancy_title color=”#38cb97″ size=”” line_height=”” margin_top=”10″ margin_bottom=”0″ font_family=”none”]10. Viola odorata
[/mk_fancy_title][vc_column_text css=”.vc_custom_1631095969737{margin-bottom: 0px !important;}”]A livello spontaneo abbiamo solo l’imbarazzo della varietà in fatto di viole. Una delle più comuni è la mammola. Ha l’enorme pregio di creare bassi cuscinetti sempreverdi e, tra marzo e aprile, apre i suoi fiori viola delicatamente profumati. Da utilizzare come pianta tappezzante sotto gli arbusti, tra le erbacee perenni o per creare un prato ombroso non calpestabile. Gli abbinamenti preferibili sono con Vinca minor (altra pianta tappezzante), Polygonatum multiflorum (o sigillo di Salomone), Ruscus, Matteuccia, ellebori, primule e altre piante tipiche dei sottoboschi.[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/3″][vc_single_image image=”10796″ img_size=”full”][vc_column_text el_class=”dida” css=”.vc_custom_1631093249793{margin-bottom: 0px !important;}”]Difficilmente non si vedranno insetti impollinatori sulla Centaurea nigrescens[/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2/3″][mk_fancy_title color=”#38cb97″ size=”” line_height=”” margin_top=”10″ margin_bottom=”0″ font_family=”none”]11. Centaurea nigrescens
[/mk_fancy_title][vc_column_text css=”.vc_custom_1631096016530{margin-bottom: 0px !important;}”]Il fiordaliso scuro è una perenne davvero affascinante e per tutta l’estate accoglie farfalle e api sui suoi fiori fucsia. È tipico dei prati sfalciati del nord e centro Italia. È una spontanea che si può abbinare perfettamente insieme ad altre erbacee perenni e graminacee. Esistono altri tipi di fiordaliso spontanei e molti altri selezionati da vivaisti, con colori che passano dal bianco al rosa, dal viola al blu.[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/3″][vc_single_image image=”10797″ img_size=”full”][vc_column_text el_class=”dida” css=”.vc_custom_1631096142738{margin-bottom: 0px !important;}”]Impossibile non notare i fiori gialli torreggiare ai lati delle strade e prati[/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”2/3″][mk_fancy_title color=”#38cb97″ size=”” line_height=”” margin_top=”10″ margin_bottom=”0″ font_family=”none”]12. Verbascum spp.
[/mk_fancy_title][vc_column_text css=”.vc_custom_1631096187683{margin-bottom: 0px !important;}”]In Italia abbiamo diversi verbaschi spontanei. In base alla specie troviamo biennali che crescono in terreni morbidi, ricchi di nutrienti, oppure, al contrario, in terreni asciutti e sassosi. Vengono usati molto spesso dai paesaggisti per donare slancio alla composizione. Infatti, in alcuni casi può superare i due metri di altezza e avere foglie grigiastre che ben contrastano con il fogliame delle altre piante.

Uno dei più interessanti è il Verbascum nigrum che, con i suoi stami scuri, cresce in zone ruderali, anche in mezz’ombra. Da usare singolarmente in maniera ripetuta, associata anche ad altre piante spontanee dai fiori color giallo come Pastinaca sativa e Foeniculum vulgare (o finocchio selvatico).[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_single_image image=”10798″ img_size=”full”][vc_column_text el_class=”dida” css=”.vc_custom_1631093363337{margin-bottom: 0px !important;}”]Daucus carota, Silene vulgaris, Leucanthemum vulgare, Trifolium pratense e diverse graminacee costituiscono questo prato fiorito[/vc_column_text][vc_column_text css=”.vc_custom_1631096334659{margin-bottom: 0px !important;}”]Capita che le persone mi dicano che intorno a casa loro non ci siano belle piante o aree verdi interessanti. Penso che sia solo una questione di imparare a vedere con occhi diversi ciò che ci circonda e non più ad essere ciechi verso la natura. Vicino a casa mia si trova un campo con una ricchissima varietà di specie e dal quale provengono la maggior parte delle foto di questo articolo. Esercitati a osservare e trovare la bellezza intorno a casa e sono sicuro che scoprirai un modo completamente diverso e magnifico.[/vc_column_text][vc_row_inner][vc_column_inner][mk_padding_divider][vc_separator color=”vista_blue”][vc_column_text css=”.vc_custom_1626270731393{margin-bottom: 0px !important;}”]

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[/vc_column_text][vc_btn title=”Iscriviti” style=”classic” shape=”round” color=”danger” align=”center” link=”url:%2Fnewsletter”][vc_separator color=”vista_blue”][/vc_column_inner][/vc_row_inner][/vc_column][vc_column width=”1/4″][vc_widget_sidebar sidebar_id=”sidebar-1″ el_id=”sidebar-border”][/vc_column][/mk_page_section][mk_page_section sidebar=”sidebar-1″][vc_column][mk_fancy_title tag_name=”h3″ color=”#38cb97″ size=”” line_height=”” font_weight=”200″ txt_transform=”uppercase” margin_top=”50″ margin_bottom=”0″ font_family=”none”]Questi articoli potrebbero interessarti[/mk_fancy_title][the_grid name=”Post consigliati Categoria X”][/vc_column][/mk_page_section]

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