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Villa Taranto, un percorso per tutti

I giardini botanici di Villa Taranto, la Fontana dei Putti

Villa Taranto, un percorso per tutti

L’autonomia dei ragazzi con neuro-patologie, agibilità e fruibilità nei parchi pubblici. Siamo andati a visitare i giardini botanici di Villa Taranto, buon esempio italiano

di Vi.d.Ea

I

l nostro secondo viaggio, che ha come binomio inscindibile Autonomie e Green, ci ha portato a visitare un luogo affascinante, ma soprattutto fruibile, Villa Taranto a Pallanza (VB). Purtroppo la giornata calda di giugno ci ha impedito di vedere tutto il parco, ma sicuramente ritorneremo per finire il tour botanico.

Il paese dove si trova la villa è immerso in una palette di colori che va dal blu del Lago Maggiore ai colori sgargianti dei giardini circostanti.

Agibilità, fruibilità e parcheggi numerosi

Prima di entrare e fare il tour dei giardini botanici ci siamo dedicati un momento per fare una passeggiata sul lungo lago, sul quale non mancano parcheggi. Le cose che abbiamo apprezzato sono state l’accessibilità e la possibilità di movimento che abbiamo avuto con i nostri mezzi pesanti, cosa da non dare per scontato durante i nostri viaggi.

Agibilità, fruibilità e parcheggi numerosi sono alcuni dei nostri parametri fondamentali da tenere a mente, affinché le nostre gite abbiano un esito positivo.

Una curiosità che riguarda questo parco è che nel 2017, secondo la rivista TheNeeds, era stato dichiarato il giardino più bello al mondo, battendo anche i famosi giardini della Reggia di Versailles. All’interno di questo paradiso botanico possiamo contare circa 1000 piante non autoctone e 20.000 specie e varietà di grande importanza botanica.

Buon esempio di parco fruibile

Una volta arrivati, la cosa che colpisce lo sguardo è questo viale fiorito, dal nome “Viale delle Conifere”, che ti invita ad entrare all’interno nei giardini botanici di Villa Taranto. Il vialone è chiamato cosi grazie alla presenza di conifere rare, provenienti da tutto il mondo. È incorniciato da una bordatura composta da striscia di erba tagliata a raso terra e composizioni di fiori dai colori unici.

Durante il nostro giro all’interno del parco approfittiamo delle ombre create dalle chiome degli alberi, così da riposarci e goderci le aiuole che ci circondavano. La perizia e la cura che si possono notare sono sottolineate da una pulizia che ricorda molto i parchi inglesi. Nonostante i ciottoli e i san pietrini con sui sono fatti alcuni camminamenti, che risultano essere il nemico N°1 delle persone in carrozzina, quasi tutte le zone sono raggiungibili.

Villa Taranto, inoltre, segnala il percorso fruibile con la carrozzina nella cartina del parco. Uno dei punti che pensavamo potesse essere critico era il Labirinto delle dahlie, invece ci siamo dovuti ricredere. Tutto il percorso, che ti guida all’interno di questo spettacolo di colori e profumi, era completamente accessibile anche a carrozzine di dimensioni più importanti.

I giardini botanici di Villa Taranto, la villa

Villa Taranto

Affacciato sul Lago Maggiore, con i suoi 16 ettari di superficie costituisce una meta fondamentale per gli appassionati di giardini (fa parte del circuito Grandi Giardini Italiani). Vai al sito

Alcuni elementi unici di Villa Taranto

Uno degli elementi di questo parco che hanno catturato la nostra attenzione, è la bellissima “Fontana dei putti”, chiamata così grazie alle sculture a forma di putto. È circondata da una pianta particolare che proviene dall’Egitto, la Colocasia antiquorum. Questa pianta ha la particolarità di avere delle grandi foglie sagittate, con delle nervature prominenti, con un picciolo fissato in mezzo alla lamina che ricorda la forma di un cuore.

L’ultima zona che siamo riusciti a vedere, prima che il caldo estivo avesse la meglio su di noi, è stata la “Serra Victoria” con il giardino verticale. Qui si trovano le ninfee equatoriali, alcune colpiscono anche loro per la grandezza, come Victoria amazonica delle loro foglie larghe circa 2 metri di diametro.

Finiamo con il botto!

Concluso il nostro pomeriggio, avendo visitato parte del bellissimo giardino e reduci da una maratona botanica, non potevamo finire che con il botto, ovvero a una delle carrozzine si era fuso il motore! Nonostante il piccolo incidente finale il nostro mood green non è stato scalfito, anzi, ci siamo riproposti di ritornare a visitare il parco più bello al mondo, che fortunatamente si trova vicino a casa nostra.

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